Ancona, 21 febbraio 2011
Cara Annalisa,
se stai leggendo questa lettera molto probabilmente la tua splendida avventura ad Amici si sarà conclusa. Io invece ti scrivo a poche ore dal serale del 20 febbraio quando, dopo quasi 5 mesi, sei stata tu la protagonista, anche se hai dovuto versare qualche lacrima… di commozione nel rivederti in quel video box , di liberazione quando sei riuscita finalmente a dire la tua di fronte alla commissione e, infine, di felicità nel vedere il tuo sogno realizzarsi. Hai ricevuto ben tre proposte da parte delle maggiori case discografiche! E una di queste ha scelto te e soltanto te! Mi sono emozionata e ho gioito perché era la tua vittoria e, mi sento di dirti, non solo, perché quel momento segna l’inizio di un percorso tutto da costruire con le tue forze, il tuo entusiasmo, il tuo talento ma mai e poi mai da sola! Incontrerai tanta gente, di tutti i tipi, e tra questi anche persone che ti adorano davvero per quella che sei.
Mi rivedo in quel che dicevi nel video box perché anche io ho dovuto combattere con il mio carattere che, troppo spesso, mi porta ad estraniarmi dal contesto, o almeno ad apparire così, mentre sono una persona molto attenta agli altri, a non rubare mai gli spazi altrui e a parlare quando serve. Eppure da qualche anno svolgo anche io una professione in cui la timidezza è bandita: quella dell’insegnante di Scienze nella scuola superiore. All’inizio è stata una tragedia, ma poi per sopravvivenza… Intendo dire che per dare il meglio in ciò a cui si tiene, che sia il lavoro o una passione, si cerca di superare i propri limiti, magari gradualmente, semplicemente aggiungendo qualcosa in più ogni giorno. Mi rendo conto che è più difficile superarli, questi limiti, quando non riguardano direttamente quello che vuoi fare nella vita, ma se alzare la loro soglia significa migliorare le proprie prestazioni e il proprio lavoro, allora vale la pena riuscirci. La cosa importante però è che dobbiamo essere soltanto noi a decidere se questi “limiti” sono anche degli ostacoli perché se non li percepiamo tali, ma sono gli altri a sbatterceli davanti, non siamo assolutamente tenuti a rimuoverli!! Soprattutto se invece a noi sembrano dei pregi, delle impronte digitali che caratterizzano la nostra personalità. Quando sei entrata nel video box hai deciso di affrontare i tuoi limiti ed era inevitabile che entrassi in crisi, perché scavare dentro sè è difficile e doloroso. Ma hai idea di quante persone, compresa me, vedendoti là dentro, hanno avuto il desiderio di stringerti forte per farti capire che non sei sola!? Non è stata una piacevole sensazione stare a guardare senza poter fare nulla… ma chi l’ha provata, in tutta la sua sgradevolezza, si sarà reso conto di quanto tu sia importante e speciale. Al di là di quel momento, la cosa che mi ha fatto davvero tenerezza è stata la tua commozione nel rivederti, nel rivedere te stessa così fragile e indifesa. Anche a me viene da piangere quando ripenso a me in certe situazioni di sconforto e tristezza, ma io ho quasi 10 anni più di te! Evidentemente certi lati del proprio carattere non puoi cambiarli né a 25 né a 35 anni… Ma è davvero necessario farlo? A me piace questo aspetto del mio carattere e anche del tuo perché si chiama “sensibilità”. Non vergognartene e non perderlo mai Nali, non ti rende debole ma autentica. E poi la tua capacità di analisi di te stessa e delle circostanze attorno a te ti rendono tutt’altro che “distante”, piuttosto una persona a cui stanno a cuore le relazioni con gli altri. I tuoi dubbi sul fatto di non risultare simpatica io proprio non li capisco! Lo sei per la tua ironia e solarità, non bisogna mica fare i giullari per dimostrarsi simpatici... Le tue battute con Zerbi durante le prove, ad esempio, sono molto simpatiche! Non è esagerando che si ottiene il consenso degli altri, quindi non temere di non fare abbastanza, perché è proprio quello che ti viene naturale che piace. Ok io sono di parte, ma credo che per rimanere nel cuore della gente nel lungo termine sia indispensabile essere se stessi, cioè coerenti con chi si è in quel momento, quindi non necessariamente “rimanere se stessi”.
Tu sei, sebbene senza volerlo, un insegnamento per tanti ragazzi, e anche per adulti come me: da te imparano che per ottenere risultati eccellenti bisogna lavorare sodo e che senza studio e impegno non può venire tutto da sé, nonostante la passione che ci pervade dentro. Vederti cantare così bene è un incentivo a impegnarsi, ognuno nella sua professione, per dare il meglio di sé. Questa sorprendente positività tu la trasmetti benissimo… e non sarebbe così se tu fossi una persona diversa. Quindi ti prego, non stravolgere mai il tuo carattere e conserva sempre quella delicata spontaneità e quella determinazione che ti contraddistinguono. Non è vero che non sapresti gestire delle interviste, sai parlare un ottimo Italiano, sei intelligente, sai ascoltare e dosare le parole. Questo è quello che conta, non serve altro quando c’è la sostanza! Sei pronta per vivere di musica e a far vivere la gente di emozioni che solo un grande talento come te sa regalare. Spero di poterti conoscere anche dal vivo quando sarai in giro per un tour.
Ti abbraccio forte,
Donatella di Ancona