ANNALISA IN CONCERTO, LA RECENSIONE DEL MENTRE TUTTO CAMBIA TOUR
Non resistiamo, dobbiamo dirlo subito. Annalisa Scarrone dal vivo ha una voce pazzesca! (Avremmo usato il maiuscolo ma è inopportuno in questa sede). Ricomponiamoci.
Il 30 ottobre 2012 è arrivata a Milano la data teatrale (la seconda dopo Roma il 27) del «Mentre tutto cambia Tour» nella cornice (da favola) del Teatro Del Verme.
Pensavate a atmosfere delicate, toni pastello e morbidezze vintage? Macché, abbiamo visto sì l’eleganza, la sobrietà, la discrezione non invasiva di tutto quello che va oltre il suo canto, ma c’erano il rock, l’energia, il sapore delle cose fatte per bene.
Quattro pareti a specchio e schermate, 20 brani in scaletta e tantissima passione. Nali è emozionata e quando si emoziona Annalisa, lo sappiamo bene, si chiude un po’ in se stessa. Esecuzioni perfette, atteggiamento maturo, incanto.
Ma è poi alla fine, dopo gran parte del suo repertorio e qualche cover (ottima «Why» di Annie Lennox e in «Roxanne» dei The Police) che è arrivata la sorpresa più grande. Il cuore dell’evento.
Nel momento dei bis, con «Senza Riserva» e «Brividi», il pubblico si è alzato dalle poltrone ed è andato a un centimetro da lei. Il capello si è scomposto, il volto si è imperlato lievemente di sudore e Annalisa, finalmente, si è emozionata visibilmente insieme al pubblico.
È lì che ha restituito quell’amore che ogni giorno riceve sui social network e che voleva poter dare dal vivo alla sua gente: «Non sarà mai pari, ma sento che questo è il momento di uno scambio per quello che mi date», ha detto dopo le prime battute del live.
Ci sono degli attimi in lei, rari e preziosi, che vanno colti e che non sono mai gratuiti. Ci ha abbracciati, amati, lo ha fatto quando era il momento giusto. Per qualche minuto, all’improvviso. Chi era presente lo ha colto?
Annalisa sta crescendo come i suoi fan, ha talmente tante potenzialità che deve solo lavorarci e scegliere quali portare in campo nel prossimo album o nel prossimo concerto.
Osare, nel suo caso, non è un reato se come lei hai un cuore così limpido. L’entusiasmo con cui hanno vissuto il concerto Luca Zanforlin e Mauro “Platinette” Coruzzi erano lì a dimostrarlo.
“Grazie a chi mi vuole bene”, ha detto in conclusione, “Io ve ne voglio”. Lo dicono tutti, carissima Annalisa. Ma tu, una volta tanto, eri anche sincera.
Articolo tratto da http://www.sorrisi.com