Il tour, il disco e Sanremo

Ultima modifica: 08 Marzo 2014

Loudvision.it del 29 Aprile

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Abbiamo avuto il piacere di intervistare telefonicamente Annalisa durante le prove del suo "Non So Ballare Tour". Dopo averla conosciuta ad "Amici" e averla rincontrata a Sanremo, adesso Annalisa, giovane cantautrice di Savona di soli 27 anni, è pronta ad affrontare il tour che avrà inizio il prossimo 3 Maggio al Teatro Nazionale di Milano per poi spostarsi due giorni dopo nella capitale all' "Auditorium Parco della Musica".

Ciao Annalisa! Benvenuta a LoudVision! Inizia a parlarci un po' di te..
"Non So Ballare" e "Tornerò Ad Amare" sono entrambe autobiografiche. Cosa rappresentano precisamente per te, che valore hanno? 

Quasi tutte le canzoni che canto sono autobiografiche perché rappresentano pezzi della mia vita. "Non So Ballare" è anche il titolo dell'album e la tematica centrale è quella del limite che viene rappresentato metaforicamente dal ballare, ma in realtà significa qualcosa di un poco più ampio, ovvero prendere coscienza di un limite, viverlo non come una mancanza ma come stimolo per la nascita di un qualcos'altro. "Tornerò Ad Amare", invece, si basa su un'esternazione di sentimenti e non soltanto, ma riguarda anche la ricerca dell'amore per se stessi in quanto solo così si può amare il prossimo.

L'esperienza sanremese ti ha dato più forza e sicurezza? Cosa hai provato durante l'esibizione sul palco dell'Ariston?
Si, perché è un'esperienza talmente forte che, se sopravvivi, ne esci sicuramente più forte. Ero molto felice durante l'esibizione.

Prima "Amici", poi "Sanremo". Sembra essere diventato un percorso che si ripete per molti cantanti. La scuola di Maria de Filippi cosa ti ha lasciato? 
È stata la mia occasione, importantissima perché ha rappresentato la mia possibilità. Senza "Amici", probabilmente, non sarei andata a Sanremo, non sarei all'inizio di questo tour e non avrei fatto tre dischi.

Un tema caldo degli ultimi anni è quella della violenza sulle donne. Tu hai trattato il "femminicidio" nella canzone "Spara Amore Mio". Che sensazioni provi quando leggi notizie del genere sui giornali? 
Provo una sensazione di grande tristezza e anche un po' di rabbia. In "Spara Amore Mio" questo tema è solo sfiorato, ed è sfiorato con leggerezza. Il mio pubblico è un pubblico soprattutto giovane e questi argomenti posso trattarli solo con leggerezza. La rabbia è sicuramente dovuta al fatto che certe volte basterebbe davvero poco per riuscire ad evitare che queste cose avvengano. Basterebbe un po' di coscienza, di coraggio e un pochettino più rigidità per quel che riguarda l'interruzione dei rapporti. Bisognerebbe avere il coraggio di capire che la prima volta in cui accadono certe cose, è necessario reagire tempestivamente, non dopo anni.

Volgendo lo sguardo a quello che è stato fin'ora.. quali i momenti belli e quali quelli un po' più brutti? 

I momenti prima delle uscite, quelli delle grandi imprese sono sempre abbastanza ansiosi perché ci si domanda che cosa accadrà e si spera che le cose proseguano. Però quando si portano in giro i propri progetti c'è tanta voglia nel farlo.

Tra le canzoni del tuo album c'è una che sembra una poesia: "La Prima Volta". Hai deciso di cantarla con sullo sfondo solo un leggero sottofondo musicale. Cosa vuoi trasmettere e cosa trasmette a te questa canzone? Può considerarsi una dedica?
Certo è una dedica, c'è anche un qualche cosa di ninna nanna in questa canzone e il fatto che ci sia solo un leggero sfondo musicale fatto con il pianoforte è proprio per evidenziare il fatto di essere soli. In realtà ci sono due voci: la mia e quella del pianoforte. Quindi è una sorta di dialogo a due. Mi trasmette molto perché per me è una grande canzone di sincerità e di sentimenti.

C'è una canzone italiana o straniera che ti rappresenta? Perché?
Ce ne sono tante. La mia canzone preferita straniera che si chiama "Glory Box" dei Portishead che mi rappresenta completamente. Mi rivedo molto in quello che dice.

Cosa ti aspetti dal tour che inizierà il 3 maggio da Milano?
Spero che vada bene e che la gente sia contenta.

Ventisette anni e già numerosi riconoscimenti. Cosa ti aspetta dal futuro e quali progetti hai?
Mi auguro di continuare a fare questo lavoro e spero di continuare a farlo così come sto facendo ora. La speranza è quella di andare avanti tranquillamente e lavorare.

Un motto che ti rappresenta...
Non so se si possa definire un motto ma mi fa molta simpatia: meglio un uovo oggi che una gallina domani.

Auguriamo tanta fortuna e ancora tanto successo a un giovane talento italiano come Annalisa Scarrone, molto amata e ascoltata dalle giovani fan che ne hanno seguito tutto il percorso da quando ha avuto inizio la sua carriera ad "Amici".

 

Eliana Puccio


Articolo tratto da http://www.loudvision.it

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